TEMA CORTEO STORICO DELLA SFILATA
DEL PALIO DI ASTI 2014
La processione della domenica in occasione
delle festività patronali nella Asti Medioevale
Nella Asti medioevale due ricorrenze, una volta l’anno, coinvolgevano ed entusiasmavano la popolazione, sia in città sia nel contado, rompendo la monotonia della vita di tutti i giorni: la festa patronale e la corsa del palio. La festa patronale affiancava alla componente religiosa anche significati politici, con aspetti di chiara valenza simbolica: tra questi il cero, un omaggio che già nel XII secolo il Comune imponeva a comunità e signori sottoposti al suo controllo, tenuti a partecipare alla cerimonia in onore del Patrono di Asti.
Anticamente la festa patronale veniva celebrata nel giorno anniversario del martirio di San Secondo, il 30 marzo; poiché, però, questa data sovente cadeva durante la Settimana Santa o in Quaresima, la festività venne spostata al giovedì che seguiva la prima domenica in Albis, cioè successiva alla Pasqua.
Le funzioni della domenica antecedente la festa patronale erano riservate al Capitolo della Collegiata di San Secondo. Al mattino si cantava Messa solenne con assistenza pontificale e con intervento ufficiale delle autorità. Alla sera veniva portato in processione il busto d’argento del Patrono, seguito dalle più eminenti personalità e dai giovani paggi prescelti per la corsa al Palio, che avrebbe coronato le celebrazioni patronali
Il Rione San Paolo rappresenta questa processione in onore del Patrono: accompagnano l’effige del Santo i componenti del clero cittadino, le autorità del Comune, nobili e nobildonne delle famiglie astigiane, i rappresentati di comunità e signori sottoposti al controllo di Asti che recano i ceri votivi, mercanti, banchieri, uomini di legge e una simbolica rappresentanza dei giovani paggi che correranno il Palio.